Photos : Abruzzo – 2022 February

Gli appostamenti del mese di febbraio nel parco d’Abruzzo mi confermano ancora una volta, che i lupi, incrociando spesso i nostri sentieri, ci osservano senza manifestarsi.
Sono dei bellissimi fantasmi!
Però quando nevica sono costretti a lasciare in piena vista le tracce e le raspature.
Li sento intorno a me, scruto ogni angolo di bosco, ogni radura per identificare il minimo movimento che ti faccia esclamare “Lupo!”.

Nel primo giorno, sfidando le variabili condizioni del meteo, il forte e freddo vento, con Paolo di Ecotur abbiamo visto innumerevoli cervi che si proteggevano essi stessi dal vento, sempre in allerta ma tranquilli.
Purtroppo, nessuna esclamazione, solo la sensazione sempre più forte, di essere stati osservati a lungo e ovviamente di essere stati evitati dai lupi che ci circondavano.

In macchina sulla via del ritorno, non sono deluso, viceversa sono contento della mia immersione così profonda nell’ambiente del lupo che sento sempre più vicino.
Così all’alba siamo di nuovo al luogo di osservazione, troviamo altre tracce fresche.
Fino al tramonto solo osservazioni di cervi sempre più tranquilli, non più turbati dal vento del giorno precedente. Anch’io sono tranquillo.

Mentre il sole è ormai coperto dalla cresta della montagna opposta al nostro campo di osservazione, Paolo esclama sottovoce la tanto attesa parola “LUPI!”.

Dal crinale, in piena ombra, due lupi, dello stesso colore della montagna e nel pieno delle loro forze, scendono velocemente il sentiero. Stanno trotterellando dritti verso la loro meta, il loro obiettivo, senza disperdere alcuna energia in inutili disgressioni.
Eccoli che abbandonano il sentiero e scendono dritti nel bosco scomparendo alla nostra vista!

Sono silenziosamente felice della veloce osservazione e sento una profonda gioia per la magnifica apparizione dei fantasmi!

Sulla via del ritorno ci fermiamo a perlustrare il luogo dell’appostamento per la mattina successiva. L’oscurità avanza nel silenzio più assoluto.
Silenzio che improvvisamente viene squarciato dall’ululato di un intero branco di lupi.
Sono vicini e veniamo subito colpiti dalla reazione di un gruppo di cervi che, illuminati dalla neve sul terreno, fugge in modo scomposto.
Il silenzio ci riavvolge e io, assaporando ancora le vibrazioni di quella bellissima e profonda melodia, mi convinco che il giorno dopo il fantasma apparirà di nuovo.

È mattina, la luce sta lentamente avanzando nel cielo, non sento il freddo mentre monto l’attrezzatura. Incomincia l’osservazione e di nuovo il silenzio viene illuminato dall’ululato ripetuto più volte di un singolo lupo.
È dietro di noi, a circa cinquanta metri nel bosco.
Lo cerchiamo inutilmente con i binocoli.
I soliti cervi, abbandonano il riparo per la notte e si muovono guardinghi.
Fanno molta fatica a passare con i loro palchi tra i rami del bosco.

Mentre fotografo la loro prudente e vigile marcia di avvicinamento alla parte più profonda del bosco, ecco di nuovo la parola attesa “LUPO!”.

E’ Lui, trotterella nella vasta radura, è un po’ lontano ed è protetto dall’ombra della montagna.

Scatto qualche foto, ma per lo più Lo osservo con lo zoom digitale del mirino della mia macchina fotografica. In questo momento, che si trasforma in quasi un’ora di osservazione, la mia priorità non è la fotografia ma osservare, memorizzare i comportamenti, i movimenti del Lupo.
Sono conscio che è una occasione molto fortunata e non mi voglio perdere alcun istante o distrarmi con la fotografia.Vedo i movimenti della testa, la caccia ai corvi (detta scaccia), la coesistenza a debita distanza tra lui e una volpe.
Ecco che corre di nuovo in lungo e in largo in sintonia con il continuo gracchiare dei corvi.

Sembra che ci abbandoni e invece ritorna.

Ormai la luce deve aspettare ancora cinque minuti per vincere il crinale della montagna.
I due Paolo sperano inutilmente che rimanga ancora per essere illuminato anche Lui dalla luce.
Ma ecco che piega a sinistra e si perde nel bosco sottostante.

La soddisfazione mi pervade, la profonda e misurata gioia di essere stato presente in questo momento mi porta alla consapevolezza che non ho raggiunto un obiettivo ma ho solo fatto un passo interessante nel mio percorso!
Alla prossima Fantasma!

Ringrazio Paolo Jannicco per il bellissimo video